Chi è il brand stylist?

Chi è il brand stylist?

Designer e stratega

Il brand stylist è un designer e uno stratega che si occupa di progettare l’immaginario del marchio (stile di brand, logo, colori, icone, pattern, illustrazioni, layout…) in modo che sia riconoscibile e distintivo, che comunichi il messaggio in modo ponderato e intenzionale per attrarre i giusti clienti e connettersi con i loro desideri.

Coordina tutti gli aspetti della comunicazione visiva per ottenere, attraverso immagini e sensazioni, la connessione emotiva che permette di sviluppare relazioni al ungo termine.

Come può esserti utile

Brand non è sinonimo di logo, brand è ciò che le persone percepiscono quando entrano in contatto con i tuoi prodotti e servizi. Maya Angelou disse che le persone non ricordano cosa hai detto ma come le hai fatte sentire. L’aspetto positivo è che questa percezione può essere guidata attraverso l’immagine di brand che aiuta a connetterti con i clienti giusti per te.

Il brand stylist ti aiuta a conoscere meglio il tuo brand e i tuoi clienti e a definire lo stile che ti rende immediatamente riconoscibile, prima di progettare logo e materiali di comunicazione. Se studiato con attenzione e intenzione diventa una grandissima risorsa che consente di far vedere ai tuoi clienti il progetto attraverso i tuoi occhi raccontando visivamente cosa ti rende speciale.

Studiare lo stile di un brand è più di disegnare il logo, anche se questo è al centro dell’identità di un brand. Progettare lo stile significa riunire caratteri, forme e colori per creare la giusta atmosfera che riflette i valori del brand, aggiunge profondità, fascino e personalità. Chi studia con attenzione lo stile avrà un’identità visiva che risuona a livello emotivo e istintivo comunicando inconsciamente i valori; ogni elemento della comunicazione sarà armonizzato e ciò aiuta a creare un’immagine di brand forte.

Non solo coerenza visiva e riconoscibilità ma rende anche molto più semplice gestire le grafiche che produci ogni giorno consegnando delle chiare regole da seguire.

Come lavora

Immagino che ogni professionista abbia il proprio metodo di lavoro, il mio inizia con una breve chiacchierata per capire se sono la professionista che stai cercando.

Il passo successivo è indagare l’anima del brand attraverso alcune schede di approfondimento prima e esplorando poi la personalità attraverso gli archetipi.

In questa prima parte del lavoro immaginiamo il brand come una persona che ha sogni, paure, desideri… e passo passo progettiamo l’ambiente in cui vive definendo lo stile visivo raccogliendo nella moodboard immagini che risuonano, ispirazioni e suggestioni.

La definizione dello stile è il passo successivo: scegliamo logo, carattere, colori, forme… e solo successivamente progettiamo il logo.

I collaterali sono l’ultimo passo e possono essere moltissimi, li studiamo a seconda delle esigenze, un passo alla volta, ma tutti rigorosamente coordinati con lo stile che abbiamo definito inizialmente. Esempi di collaterali (o touch point) sono la carta intestata, biglietto da visita, cartoline e brochure, cataloghi, grafiche per i social network e per il sito Internet… ma anche cartelloni e roll-up.

Qui trovi spiegato in modo più dettagliato come lavoro e i singoli passi che facciamo insieme.

A cosa servono gli archetipi?

A cosa servono gli archetipi?

Gli archetipi di brand sono un ponte che permette di collegare la personalità del brand con l’immagine che lo rappresenta ma non solo, aiutano a mettersi in relazione con il cliente e definire i servizi più interessanti.

C’è stato un tempo in cui, quando disegnavo loghi, dopo il brief con il cliente si iniziava il lavoro con un po’ di ricerca (poca, non c’era mai tempo) per vedere la concorrenza cosa faceva, per capire la direzione da prendere e poi avanti con bozzetti e digitalizzazione.

Ma il brand non è un logo.

Nella mia testa sempre lo stesso tarlo: perché rotondo? Cosa sentono le persone se il logo è quadrato? E se lo faccio verde invece di blu? Ci sono delle “regole” che mi possono guidare nella progettazione? Tante domande fino a quando poco alla volta mi sono resa conto dell’importanza dell’identità di brand e ho imparato a tradurla in segni, forme e colori. Il brand è percezione.

Poi ho scoperto gli archetipi.

Come ho già scritto qui, sono un modo per classificare i comportamenti umani, indipendentemente da cultura, geografia, tempo, religione… e fissano un riferimento nell’immaginario, riconoscibile e facile da recuperare per tutti.

Sono uno strumento potentissimo che riesce ad unire la personalità del brand alla comunicazione perché rappresenta il brand come un personaggio che si mette in relazione con i clienti. Riescono a tirar fuori le parole che non sai pronunciare, le idee che sono ancora inespresse.

Cosa faccio io con i tuoi archetipi: ci parlo e mi faccio dire come disegnare la tua immagine 😉 Li uso per mettere in ordine le idee e farmi guidare, scegliere cosa tenere, valutare quali sono le cose importanti, quelle che contano, quelle che danno significato

Ma concretamente, a te a cosa servono?

  • Per far emergere la personalità del brand e del cliente ideale
  • Per progettare l’atmosfera (moodboard) e lo stile visivo del brand (colori, caratteri, immagini…)
  • Per scegliere le parole per la tua comunicazione e il tuo tono di voce (i testi che scrivi sul sito ma anche su social e newsletter)
  • Per avere spunti sui servizi che puoi offrire
  • Per dare coerenza alla comunicazione costruendo linee guida solide.

Quando conosci gli archetipi che rappresentano il tuo brand significa immaginare un personaggio che avrà personalità e stile propri, come una persona reale, che si differenzia da tutti i professionisti che fanno il tuo stesso lavoro.

Per capire cosa puoi fare tu ti lascio le parole di Alessandra :

Con Francesca ho scoperto ogni aspetto legato agli archetipi del mio brand e delle persone con cui voglio lavorare: quale tono di voce usare per creare un legame di simpatia e fiducia reciproca, quali parole e argomenti ci aiutano a comprenderci meglio, come esprimere i valori che ci uniscono, come riconoscerci per intraprendere il percorso insieme. Ha arricchito la consulenza con molti esempi, che mi hanno fatto venire idee non solo per migliorare la mia comunicazione, ma anche per proporre nuovi servizi sempre più in linea con i loro bisogni. Finalmente ho fatto chiarezza, e il report finale elaborato da Francesca è come una bussola che mi permette di mantenere la rotta nelle mie scelte e di non perdere mai di vista chi è il mio brand e chi sono le persone con cui voglio lavorare.

Ma tutti i brand che hanno lo stesso archetipo sono uguali?

Assolutamente no! Quando studiamo gli archetipi inseriamo anche gli archetipi secondari che danno spessore e unicità, sempre rispettando l’identità del brand. Definire gli archetipi non è mettere delle etichette ma iniziare a conoscere un personaggio, scoprire i punti di forza e le debolezze, le aspirazioni e le paure. Ogni brand ha sfumature diverse.

Hai bisogno di tradurre parole e emozioni in immagini? Inizia con il test gratuito e prenota il tuo percorso con gli archetipi.

La marca persona

La marca persona

Ho scovato un vecchio ma famosissimo libro, “Hollywood lava più bianco” di Jaques Séguéla (1982), uno dei libri importanti per chi si occupa di pubblicità e comunicazione, e ho trovato un’idea molto interessante: una marca (brand) è una persona che ha un fisico, una personalità, uno stile che devono essere coerenti e supportarsi a vicenda.

Questa idea, nel mondo pubblicitario, ha evidenziato il passaggio da marca/oggetto a marca/persona ovvero quando le marche, diventano “amiche” dei consumatori mettendosi in relazione con loro.
Si tratta di un concetto che ritroviamo anche ora: non compriamo un prodotto o un servizio perché ci serve realmente (in fondo oggi abbiamo già tutto) ma la trasformazione che ci permette e lo scegliamo in base a valori condivisi, emozioni che ci trasmette, sogni che ci evoca.

Se pensiamo ad una marca (brand) come ad una persona che si mette in relazione con noi dovrebbe avere tre elementi fondamentali:

  • Il fisico: l’essenza della marca che va conosciuta prima di ogni altra cosa. Il fisico deve essere originale, non va banalizzato ma studiato in modo realistico per prenderne consapevolezza.
  • Il carattere è la personalità profonda che identifica la marca, il capitale immaginario, deve essere elementare, semplice, archetipico, deve provocare identificazione ed essere in sintonia con i valori essenziali. Deve essere sincero e in grado di confessare le proprie debolezze.
  • Lo stile è il filo che accompagna tutta la comunicazione, deve essere elementare ma forte, deve essere il dettaglio che colpisce il pubblico, lo slogan visivo. Lo stile è indissociabile dal fisico e dal carattere, è la forma ci costringe ad andare a fondo nell’esplorazione delle cose, deve farsi notare, ma essere armonico rispetto al fisico e al carattere e, soprattutto, sempre fedele a se stesso. Secondo Séguéla, serve un pizzico di follia e perseveranza per farlo emergere.
“La pubblicità è tenuta a essere magica prima ancora di essere commerciale”
J. Seguela

Come identificare il tuo stile?

Ognuno di noi oggi è un brand, abbiamo un fisico e un carattere di cui dobbiamo prendere consapevolezza per definire lo stile, ecco i passaggi importanti per identificarlo:

  1. prendere consapevolezza sul tuo fisico (chi sei, cosa fai…);
  2. conoscere la personalità, le emozioni che vuoi trasmettere;
  3. trovare le corrispondenze tra le parole importanti sul fisico e sulla personalità e le immagini/forme/colori/caratteri che andrai ad utilizzare nella comunicazione visiva.

Per fare i primi due passaggi ti è utile Brand*IN, il percorso di personal branding.

Per fare il terzo passaggio la cosa più semplice è partire con la raccolta delle parole che vuoi usare, che hai scoperto facendo i primi due punti, e creare una bacheca di immagini ispirazionali (ad esempio su Pinterest) che evochino le sensazioni da trasmettere. Tra le immagini possono esserci paesaggi, interni, città… ma anche esempi di grafiche che ti piacciono, pagine di libri, oggetti fisici, colori.

Fondamentale è poi fare una selezione accurata tra le immagini scegliendo quelle più significative e preparare la tua moodboard prima di progettare gli elementi grafici che definiranno con precisione l’immagine del brand.

Brand*STYLE è il percorso che ti aiuta a preparare la tua moodboard.

 

Gli archetipi nel brand

Gli archetipi nel brand

Alcuni marchi hanno costruito un’immagine molto potente da diventare un simbolo culturale, ad esempio Coca Cola, Nutella, Apple, Nike. Nel libro The Hero and the Outlaw le autrici Carol S. Pearson e Margaret Mark hanno osservato che questi marchi di grande successo hanno costruito la propria immagine sulla base di modelli universali che classificano i comportamenti umani presenti in tutte le culture.

Questi modelli sono gli archetipi

La parola “archetipo” deriva dal greco arché (“originale”, “governo”) e típos (“modello”, “marchio”, “esemplare”).

Le teorie sugli archetipi sono state elaborate da Carl Gustav Jung, psichiatra e psicanalista svizzero secondo il quale ciascuno viene al mondo con un modello primitivo frutto dell’inconscio collettivo che deriva dall’esperienza del genere umano nel corso dei millenni, sulla base del quale si costruirà la propria identità personale.

Gli archetipi hanno un grandissimo valore simbolico. Possono essere paragonati ai personaggi di storie, miti e favole, in realtà sono schemi mentali che che riuniscono bisogni, motivazioni, obiettivi, paure e aspirazioni innate.

Ciascuno di noi possiede tutti gli archetipi dentro di se e, come spiega Carol S. Pearson nel suo libro “Risvegliare l’eroe dentro di noi“; una persona dovrebbe attivare tutti i dodici archetipi per affrontare la vita e concludere il viaggio dell’eroe raggiungendo la completezza.

Nel brand invece è utile conoscere l’archetipo dominante perché permette di costruire un personaggio e una storia che si relazionano con il cliente ideale instaurando affinità emotiva.

Gli archetipi per il brand sono uno strumento utile a creare una strategiaIdentificando il valore che si vuole comunicare, quello del brand, lo si può associare ad uno dei 12 archetipi e creare un personaggio che si metta in relazione con il pubblico in modo profondo e potente.

Sono utili per individuare le caratteristiche del brand e raccontarle ma anche per individuare il cliente ideale e sapere quali sono i suoi sogni e le sue paure.

L’ideale è trovare l’archetipo dominante nel brand ma nella mia esperienza ci sono spesso più archetipi coinvolti che aiutano a rendere la personalità unica.

Quali sono gli archetipi?

Gli archetipi del brand sono 12 e vengono raggruppati in base ai bisogni fondamentali:

INDIPENDENZA: aspira al mondo perfetto, al paradiso

Esploratore

Per l’esploratore è importante sperimentare autenticità e libertà. Ricerca la vita autenticità, la possibilità di crescere, scoprire di più sul mondo e su se stesso.

Parole chiave: audacia, avventura, scoperta, viaggio, coraggio, ricerca, autonomia, libertà, innovazione, rischio, apertura.

Saggio

Il saggio cerca il senso dell’esistenza, condivide la saggezza e genera equilibrio attraverso la comprensione. Desidera dare un senso alle cose, essere libero di pensare.

Parole chiave: equilibrio, ricerca, radici, curiosità, pazienza, conoscenza, riflessione, verità, sensibilità, saggezza, rispetto, crescita, tenacia, ascolto, attenzione.

Innocente

L’innocente è rappresentato dal puro di cuore, l’idealista, il sognatore, colui che ha fiducia nel futuro, ottimista. Il suo desiderio è di vivere in un luogo perfetto e vorrebbe ottenere l’armonia con se stesso e gli altri.

Parole chiave: meraviglia, purezza, pace, armonia, altruismo, ottimismo, semplicità, spontaneità, trasparenza, gioia, integrità, ordine, pulizia.

CAMBIAMENTO: lasciare il segno nel mondo

Ribelle

Il ribelle è promotore di libertà e pensiero fuori dagli schemi, conduce rivoluzioni per cambiare le cose che non funzionano, è un provocatore.

Parole chiave: anticonformismo, provocazione, rischio, originalità, istinto, rivoluzione, sincerità, libertà.

Eroe

L’eroe lotta per ciò in cui crede senza lasciare che niente si frapponga tra lui e la sua meta. Accetta le sfide a testa alta con determinazione e ispira a superare i propri limiti con perseveranza e coraggio.

Parole chiave: valore, coraggio, determinazione, risultati, potenza, tenacia, fede, onore, ottimismo, risolutezza, disciplina, vittoria.

Mago

Il mago incoraggia a sognare e riesce a trasformare i sogni in realtà, le cose e le situazioni in momenti ed esperienze speciali usando anche metodi non convenzionali.

Parole chiave: trasformazione, sogni, mistero, raffinatezza, evoluzione, intuizione, potenza, carisma, logica, connessione, creatività.

STABILITÀ: dare struttura e ordine

Sovrano

I sovrano è un leader nato, cerca un mondo ordinato, desidera aiutare gli altri ad avere successo stimolando il desiderio di sentirsi importanti. Guida gli altri con rigore definendo strategie e procedure.

Parole chiave: organizzazione, stabilità, responsabilità, valore, coerenza, diplomazia, giustizia, lealtà, coraggio.

Creatore

Il creatore è un visionario che aiuta le persone a tirar fuori il meglio, ad essere creative e brillare. Mette ordine nel caos e trova ispirazione nei luoghi inaspettati per creare cose utili e di valore.

Parole chiave: progettare, creare, giocare, illuminazione, struttura, eccellenza, inventiva,  immaginazione, libertà, autenticità.

Angelo custode

L’angelo custode mette gli altri davanti a tutto; è altruista e si pone come guida e supporto, è una spalla su cui appoggiarsi nei momenti difficili.

Parole chiave: altruismo, generosità, benessere, serenità, rispetto, protezione, accoglienza, equilibrio, gentilezza, armonia, cura, sostegno.

APPARTENENZA: entrare in connessione con gli altri

Amante

L’amante desidera essere in relazione con le persone e aiutarle a connettersi con i propri desideri profondi, elevando ogni momento in un’esperienza magnifica

Parole chiave: passione, sensualità, pienezza, audacia, estasi, poesia, bellezza, confidenza, piacere, intimità.

Amico (Uomo comune)

L’uomo comune è aperto a tutti, amichevole, affidabile, genuino. Vuole che ciascuno si senta realizzato e apprezzato. Ama collaborare con gli altri.

Parole chiave: empatia, serenità, genuinità, amicizia, condivisione, concretezza, equilibrio, onestà, comunità, rispetto, ascolto, connessione, autenticità, praticità, accoglienza.

Burlone

Il burlone vive nel presente con la massima intensità. Non prende le cose troppo seriamente e sa apprezzare la vita; spontaneo e schietto, dice quello che pensa con ironia.

Parole chiave: divertimento, leggerezza, irriverenza, intelligenza, spontaneità, allegria, follia, pienezza, autoironia, originalità, umorismo, imprevedibilità.

Hai trovato a quale archetipo assomiglia il tuo brand?

Vuoi approfondire la conoscenza degli archetipi del tuo brand e del tuo cliente ideale? Ho ideato una consulenza speciale che ci permetterà, in modo leggero ma profondo, di dar voce ai tuoi archetipi di brand.

Brand è percezione

Brand è percezione

Che tu sia un’estetista, un commercialista o un coach, oggi non puoi trascurare il tuo brand, ovvero l’opinione che hanno le persone su di te. 
Brand non è solo un modo di definire i grandi marchi ma ciascuno di noi oggi, consapevole o meno, sta costruendo il suo brand personale (personal brand) attraverso ciò che pubblica sui social o attraverso le relazioni personali.
Tutto ciò che comunichi (e non comunichi) e il modo in cui lo fai permette alle persone di formare un’opinione sul tuo conto. Potresti anche non essere interessata a quello che “dice la gente” (e va benissimo) ma se hai un profilo pubblico, se stai cercando lavoro o nuovi clienti dovresti essere consapevole che, in ogni momento, stai costruendo il tuo personal brand.
Detto in questo modo capisco che può mettere un po’ di ansia 😉 e c’è un rischio altissimo di costruire un’immagine personale che non corrisponda alla realtà, con tutti gli aspetti negativi del caso, tra i quali la perdita di identità e autenticità.
Tuttavia possiamo sfruttare a nostro vantaggio la comunicazione (verbale, visiva, sui social, dal vivo… ) per influenzare la percezione che hanno le persone sul nostro conto o sul nostro progetto di lavoro, sempre nel rispetto della nostra essenza.

Come vogliamo essere percepiti?

Guardare i feed su Instagram leggere i post di Facebook, aprire la pagina del sito ma anche cercare una persona su Google; raccogliere una cartolina in un locale o negozio, scambiare il biglietto da visita con un collega, inviare un preventivo, mandare le slide di un corso ai partecipanti… questi gesti sono dei contatti con persone e tutti questi strumenti ti consentono di dare una prima impressione che puoi influenzare.

Cosa influenza la percezione?

Sono gli elementi “tangibili” che influenzano la percezione delle persone e tu hai la possibilità di progettarli per mostrare la tua essenza a chi entra in contatto con te.
Quando crei i tuoi strumenti di comunicazione fai attenzione a:
  • colori
  • forme
  • carattere
  • layout (organizzazione)
  • tono di voce
  • immagini
  • supporti (es. tipo di carta)
Questi aspetti non vanno impostati a seconda di “quello che ti piace”, almeno non solo in questo modo. Ognuno di essi può raccontare qualcosa su di te senza che tu te ne accorga, è utile quindi definire una strategia per far sentire quello che vuoi tu, per fare in modo che le persone capiscano subito in modo chiaro il messaggio che vuoi comunicare.
Brand is about ideas and thinking big.

(Cit.)

Essere un brand non centra con il dare una falsa immagine di sé o vendere qualcosa che non esiste, piuttosto significa raccontare con chiarezza la tua essenza e quali vantaggi possono avere le persone lavorando con te. Perché dovrebbero sceglierti? Come fai a distinguerti dagli altri professionisti che fanno il tuo stesso lavoro?
Definire una strategia è la risposta a queste domande.
In un mondo che va sempre più veloce dovremmo dare più importanza ai primi attimi in cui incrociamo altre persone per raccontare al primo sguardo chi siamo e soprattutto come facciamo ciò che facciamo. In questo ci aiuta moltissimo la comunicazione visiva che trasmette in pochi secondi emozioni e sensazioni. Progettare bene la propria immagine è fondamentale per fare una “buona prima impressione” e soprattutto una buona prima impressione coerente con la nostra essenza.

Tre domande per iniziare: 

  • Quali sono le emozioni e sensazioni che vuoi suscitare nelle persone?
  • Per cosa vorresti essere ricordata?
  • Quali sono gli aggettivi che ti identificano?